giovedì 10 maggio 2012

Ubuntu 12.04 "Precise Pangolin" rilasciato!

È disponibile già da una settimana circa, ma continua a far parlare di sé: ci riferiamo alla nuova versione di Ubuntu, la 12.04. Fornita in versione Long Time Support con il nome di "precise pangolin", ossia pangolino meticoloso, introduce nuovi cambiamenti e migliorie rispetto alle versioni precedenti. Come sempre, il sistema operativo e liberamente scaricabile da http://www.ubuntu-it.org/download e liberamente installabile su ogni macchina a nostra disposizione.



L'INTERFACCIA
Ubuntu 12.04 è la prima LTS a offrire come ambiente di lavoro Unity, frutti di due anni di intenso sviluppo e incrementali migliorie. Unity (che per chi non lo sapesse è la nuova interfaccia che ha sostituito quella  predefinita, vista per la prima volta su Ubuntu 10.10 Network Edition) è stata costantemente migliorata per superare il brutto impatto che aveva avuto con gli utilizzatori abituali di questa distribuzione Linux e ora sembra decisamente più comoda e semplice della classica interfaccia Gnome. Basterà farci l'abitudine per utilizzarla al meglio. Inoltre, l'utilizzo di Unity come interfaccia predefinita, permette di installare la distribuzione su qualunque dispositivo senza la preoccupazione del tipo e delle dimensioni del suo schermo: infatti il punto forte di questa interfaccia è quello di adattarsi ad ogni dispositivo su cui viene fatta girare.

Oltre ad Unity, Ubuntu 12.04 ci porta un nuovo modo di navigare tra i menu: la funzionalità HUD. Mentre stiamo utilizzando un'applicazione, ci basterà premere il tasto Alt per far apparire un campo testuale dove digitare quello che vogliamo cercare. Ad esempio, digitando scheda mentre si usa il browser, HUD ci mostrerà le possibili operazioni riguardanti le schede come "apri nuova scheda. Purtroppo, non tutti i programmi supportano ancora l'Head-Up Display, come la suite Libre Office. In ogni caso sembra davvero una bella aggiunta per rendere più comodo l'utilizzo del sistema.

Inoltre, la versione italiana è stata curata dalla comunità Ubuntu-it che, oltre ad averla predisposta alla lingua italiana senza dover scaricare aggiornamenti di sorta, ha ben pensato di aggiungere pacchetti pensati per il mercato nostrano come l'utility MyUnity, che permette la personalizzazione dell'ambiente, sviluppata dal team italiano.

SOFTWARE, CLOUDING E PRIVACY
All'avvio del sistema sono, ovviamente, già presenti la maggior parte di software di base, come la suite Libre Office, il browser Firefox e il programma di riproduzione file multimediali Rhythmbox. Come sempre, è molto semplice scaricare nuovi programmi e/o sostituire quelli preinstallati tramite l'Ubuntu Software Center, capace di offrire una vasta possibilità di scelta.

Questa versione di Ubuntu è ovviamente integrata con il sistema Ubuntu One, che da a disposizione degli utenti uno spazio di archiviazione di 5GB gratuiti sul web. Ubuntu One, che offre questo servizio prima di iCloud e del neonato Google Drive, permette anche la sottoscrizione di un abbonamento da parte degli utenti con esigenze di memoria maggiore.

Per quanto riguarda la privacy, grazie al lavoro del team italiano è disponibile un nuovo pannello di controllo delle opzioni che permette di gestire al meglio le informazioni che il sistema e/o le applicazioni devono registrare e cosa no: è possibile cancellare la cronologia di alcune attività in base al periodo di tempo (ultima settimana, ultima ora ecc.), disabilitare la registrazione di attività per alcune applicazioni o impedire al sistema di registrare qualsiasi azione dell'utente.

CONCLUSIONE
Con quest'ultima distribuzione, Ubuntu si conferma un sistema versatile e facile da usare e personalizzare. Forse alcuni puristi del mondo Linux non considereranno questa distribuzione come la migliore, ma certamente è una delle più user friendly. Per chi volesse dare un'occhiata al nuovo OS, può farlo sullo stesso sito di Ubuntu a questo indirizzo, anche se non è altro che una presentazione superficiale della nuova distribuzione.

L'obbiettivo di Ubuntu, come dichiarato da Mark Shuttleworth, il fondatore e finanziatore di Canonical (l'azienda che ispira il progetto), è quello di avere un sistema utilizzabile su diversi dispositivi, addirittura navigatori, smart-tv e elettrodomestici in genere, con un'interfaccia unica (Unity appunto). Shuttleworth parla del 2014. Forse la data indicata è troppo vicina per un progetto del genere, ma di certo la direzione intrapresa è quella giusta.

Fonti:

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